Addio alla regina di Porto Rotondo, Ira Fürstenberg

Vogliamo ricordarla così….

Nei primi anni 60’, quando ancora Porto Rotondo era solo lo Sporting, esistevano solo una decina di camere per la famiglia dei Donà dalle Rose e i loro amici. Chi non trovava posto nell’albergo veniva dirottato sulle barche in rada: non c’era neppure una villetta nei dintorni. Le prime case furono previste a Sa Rena Manna. Appena quattro lotti. Uno di questi, il più bello, il più vicino al mare, fu regalato dai Donà a Ira Fürstenberg. Un omaggio alla dea del jet set, ma anche un’operazione di marketing che diede i suoi frutti immediati.

In quegli anni la giovane Ira era una delle donne più belle, più invidiate e soprattutto più imitate del mondo. Figlia di una Agnelli – Clara, sorella dell’Avvocato – e di un principe tedesco, sposata a un altro principe, Hohenlohe, si divideva tra il cinema e l’alta società internazionale. Era la miglior testimonial che Porto Rotondo potesse trovare, e infatti in poco tempo il borgo diventò la succursale balneare dell’alta società.

Proprio su quell’arenile dai granelli bianchi e finissimi era impossibile non imbattersi nel bel mondo del cinema e del jet set. Star di Hollywood e Cinecittà, insieme alle più importanti teste coronate d’Europa, erano i più assidui frequentatori di quell’incantevole paradiso dall’acqua cristallina.

La “Spiaggia di Ira” era un set naturale, unico e senza eguali, che portava il nome di una vera principessa: Virginia von Fürstenberg, per pochi, semplicemente, Ira.

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